Un portamento signorile ed estremamente dignitoso, dal tratto delicato e gentile, sempre sorridente come se nulla mai dovesse offuscare la serenità altrui.
Questa è l’immagine che tutti noi abbiamo di Anna Maria Ancona, Docente di Lettere e Storia nella nostra Scuola, e che dovremmo conservare gelosamente, quasi ce l’avesse lasciata in eredità.
Gli anni di silenzioso combattimento, non le hanno mai fatto mancare l’attenzione e la cura per i suoi studenti, per un insegnamento impartito con dedizione e professionalità, né l’affabilità verso i Colleghi e il personale scolastico.
E in questa sua battaglia ha conservato e dimostrato una grande fierezza.
Persona riservata e schiva, tuttavia non declinava mai lo scherzo o la battuta, riuscendo sempre a nascondere ai più quel velo di tristezza che non sfuggiva però a chi meglio la conosceva. Per non far soffrire inutilmente, per non rattristare nessuno ulteriormente.
E in questo era una grande donna, coraggiosa, intelligente, intuitiva, resiliente. E amante della vita, soprattutto. Quella vita che ancora ci indica, che vale la pena di viverla fino in fondo, per noi, almeno, ai quali ancora è dato di farlo.
Nel nostro ricordo, nel nostro affetto, le persone però non se ne vanno mai definitivamente. E al di là di tutto rimane la memoria per il bene e il bello che ci hanno trasmesso.
In questo momento vogliamo pensare Anna Maria, raggiante, in quella Vita in cui credeva, con tutti gli umani dubbi e le paure che ci accompagnano.
Vogliamo immaginarcela sorridente, magari di nuovo seduta in cattedra ad impartire autorevoli lezioni di storia e letteratura, ancora con il sorriso sulle labbra, e una luce tutta particolare negli occhi.
Il Dirigente, il personale TUTTO e gli STUDENTI ….. e i tuoi amati girasoli
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