L’Istituto di Istruzione Superiore Via Romana 11/13 è operativo dal 1 settembre 2012, ed è stato creato dal Decreto ministeriale n. 27 del 5 marzo 2012 all’interno dei provvedimenti governativi volti alla razionalizzazione del sistema scolastico nazionale e al controllo della spesa pubblica. Vi confluiscono due istituti scolastici di prestigio e di importante tradizione sul territorio dei Castelli romani. Quelli che seguono sono due brevi profili delle rispettive storie.
L’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri Michele Amari
Si trova nella zona dei Castelli Romani a pochi chilometri dalla Capitale in una località caratterizzata, in passato, da una vocazione agricola, in particolare viti-vinicola, alla quale sono collegate alcune importanti industrie del settore. In questo ultimo decennio nel territorio si é particolarmente sviluppato il settore terziario con espansione dei servizi in campo creditizio, assicurativo, di consulenza finanziaria, di supporto contabile-fiscale alle piccole e medie imprese e agli operatori commerciali.
Nel corso degli anni l’Istituto ha continuato a mantenere, come la città, la sua tradizionale forza attrattiva verso le località limitrofe, l’inclinazione all’accoglienza e all’ospitalità che rende oggi l’Istituto luogo d’incontro e momento di crescita culturale, civile e umana per i giovani che provengono, oltre che da Ciampino, da Marino, Albano, Morena, Frattocchie, Castel Gandolfo, Pavona, ecc.
Ed é proprio la realtà della provincia più avanzata e intraprendente, non priva di una sua peculiare vivacità culturale, che continuamente spinge a percorrere la strada dell’autonomia didattica e organizzativa, per venire incontro, con risposte improntate a serietà ed elasticità, alle esigenze specifiche dell’utenza, cioè degli alunni e delle loro famiglie.
I bisogni formativi in relazione alle professionalità richieste dal mondo del lavoro, l’innovazione tecnologica, la diffusione di Internet, la globalizzazione e la cultura dell’attenzione alla soddisfazione dell’utenza, hanno determinato un profondo cambiamento che l’Istituto ha prontamente recepito ed attuato in termini di studio di nuovi percorsi curricolari sul piano didattico, metodologico ed organizzativo e di aggiornamento delle attrezzature tecnologiche; sono stati avviati significativi progetti di ricerca-azione in rete, progetti di ampliamento dell’offerta formativa in termini di approfondimento del settore informatico e di potenziamento delle lingue straniere; si sta altresì sperimentando un percorso integrato tra il sistema dell’istruzione e quello della formazione.
I.S.A.- L.A. Paolo Mercuri
Il Pontefice Gregorio XVI con un suo chirografo del 12 dicembre 1837 volle donare al comune di Marino un grandioso palazzo con annessa chiesa e terreno, obbligando il Comune a destinare l’immobile all’esercizio delle scuole pubbliche per la popolazione di Marino.
Ad organizzare e gestire la scuola furono chiamati i padri Dottrinari che si dimostrarono ottimi educatori. Il 15 gennaio 1919 il marchese Achille Fumasoni Biondi acquistava dal Comune il Collegio Gregoriano adiacente alla chiesa della SS. Trinità sul corso Vittoria Colonna, impegnandosi per un decennio a istituire e condurre a sue spese una scuola privata di tipo tecnico commerciale e agrario, sulla quale il Comune non avrebbe dovuto avere nessuna influenza, né didattica, né amministrativa, dovendo persino le tasse scolastiche restare a favore del Fumasoni.
Il 22 febbraio 1919 l’atto fu perfezionato per rogito Simoncelli e il Comune, nella persona del sindaco Quagliarini, vendeva tutti i beni donati dal Papa per lire 65.000 al marchese Achille Fumasoni Biondi, che li acquistava per i suoi figli. Qualche mese dopo l’ acquisto il Fumasoni riscuoteva dal Ministero della Guerra lire 85.000 per danni cagionati allo stabile durante la prima guerra mondiale. Nel 1930 il Comune riscattava dal marchese il palazzo con gli annessi spazi e servitù per lire 650.000 e adibiva l’ edificio a scuole elementari. Tuttavia, a prescindere, dalla proprietà dell’immobile, tra il sindaco e il marchese si era stabilito che nell’antico collegio sarebbe stata ospitata una scuola tecnica per operai e che sarebbe stata aperta entro l’anno 1919-20. Il Consiglio comunale di Marino delibera di chiederne l’autorizzazione al Ministero per l’Industria Commercio e Lavoro e il 4 settembre 1919 per decreto Reale fu istituita la scuola. L’apertura del primo anno scolastico però avvenne nel marzo 1920. Il ritardo fu dovuto ai restauri che si resero necessari dopo la permanenza nei locali dei prigionieri di guerra.
Caduta la vecchia amministrazione comunale, la nuova con a capo il sindaco Marco Bellucci, reclama la funzione pubblica della scuola e volle che avesse sede in locali di pertinenza del Comune. A causa dei lavori di adattamento di questi nuovi locali, l’apertura dell’anno scolastico subì un ennesimo ritardo. Finalmente il 16 aprile 1921 vennero nominati i Capi d’ Arte e la scuola inizia regolarmente. Questa nuova sede era nel Palazzo Colonna e occupava tutto il lato sinistro del primo piano. Consisteva di 18 ambienti cosi suddivisi: aula di disegno, due aule di cultura, aula per esposizione permanente, ingresso, segreteria, direzione, sala di disegno professionale, biblioteca, aula di plastica, officina per la lavorazione del ferro, per la saldatura autogena ed elettrica, officina per la lavorazione del peperino e dei marni, officina di ebanisteria, intarsio ed intaglio e stanza delle macchine, studio di pittura, sale di lettura ecc. II grande salone dei Papi attiguo e comunicante con la scuola serviva da aula magna.
In seguito la scuola pubblica crebbe d’importanza, richiamando studenti da tutti i Castelli Romani, si chiamò “Scuola d’ Arte” e fu intitolata all’illustre incisore Paolo Mercuri. Alla ricerca continua di spazio, la Scuola Statale d’Arte è tornata alla sede originaria appena qualche anno fa, dopo una lunga e laboriosa opera di restauro del Collegio Gregoriano, che alcuni marinesi ancora oggi a chiamano “palazzo Fumasoni- Biondi”.
La crescita e l’ampliamento della scuola procedono tra mille difficoltà organizzative e amministrative, cresce il numero delle classi con l’iscrizione di pendolari provenienti dai Castelli vicini, vengono acquistati nuovi macchinari per la didattica, si incrementa il patrimonio, si organizzano i primi viaggi d’istruzione. Al 1927 risale l’inaugurazione della Biblioteca scolastica circolante, comprensiva di 700 volumi, mentre il regime fascista impone la Cultura Militare tra gli insegnamenti nel 1935. Gli anni della guerra e dell’occupazione tedesca vedono un rapido ed inevitabile declino della scuola, rimasta tuttavia in funzione ancora nel gennaio 1944, sino all’episodio che ne segna la sparizione persino materiale: il bombardamento di Palazzo Colonna, e la sua pressoché totale distruzione avvenuti il 2 febbraio 1944.
Grazie alle autorità locali nel dicembre dello stesso anno la scuola può riaprire seppure in condizioni logistiche davvero precarie. Proclamata la Repubblica, la Reale Scuola d’Arte assume la denominazione di Scuola Statale d’Arte, centralità conquistata e consolidata da parte del “Mercuri” nel panorama dell’istruzione superiore nei Castelli Romani.
Negli anni seguenti la penuria di locali segna una sensibile inversione di tendenza; nel 1962 la scuola subisce un riassetto amministrativo e didattico, sino alla trasformazione in Istituto Statale d’Arte.
Nel 1970 all’Istituto è stato assegnato il biennio sperimentale già proprio degli Istituti professionali; d’ora in avanti gli anni di corso non sono più tre ma cinque, ed il conseguimento della maturità d’Arte applicata consente l’accesso all’Università. Sino ai primi anni del nuovo Millennio il “Mercuri” ha avuto anche una scuola media annessa: la “Giuseppe Ungaretti”.
La sezione staccata di Ciampino viene istituita nel 1968 per il trasferimento di due indirizzi di studio Arte della ceramica ed Arte del Tessuto dalla sede centrale alla succursale, localizzata in via Gorizia 28 all’interno di una moderna palazzina adattata alle particolari necessità della scuola. L’Istituto d’Arte di Ciampino diventa autonomo nel 1974 con la costituzione della frazione di Ciampino come comune a se stante, ma a metà degli anni ’80, a seguito di un drastico ridimensionamento della scuola di Ciampino, questa viene nuovamente accorpata al “Mercuri”, e tuttora ne costituisce la sezione staccata, trasferita in via Romana 11/13, località Pantanella, all’interno del complesso scolastico dove è già presente l’I.T.C.G. “Michele Amari”. Come sopra accennato, la Scuola Statale d’Arte è tornata alla sede originaria a partire dal gennaio 1998, dopo una lunga e laboriosa opera di restauro del Collegio Gregoriano. Fino a quel momento, e a partire dalla sua istituzione, l’Istituto risiedeva a Palazzo Colonna, in un’ala di servizio che non era occupata dagli uffici dell’Amministrazione Comunale.
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